Avere una buona packaging strategy e fare le giuste scelte in fatto di imballaggio ti permette di risparmiare su tempo e costi.
Questa regola riguarda anche aspetti che potrebbero sembrare secondari come ad esempio la scelta del nastro adesivo.
In commercio, infatti, ci sono nastri adesivi di tutti i tipi e capire qual è quello più adatto alle proprie esigenze potrebbe non essere così immediato.
I materiali più comuni sono il PVC, il polipropilene e la carta ma, a loro volta vengono sottoposti a processi di lavorazione che li differenziano ulteriormente per soddisfare esigenze sempre più specifiche.
Un esempio? il nastro in polipropilene silenzioso e il nastro in polipropilene Hot Melt sono fatti dello stesso materiale ma sono molto diversi. Il polipropilene silenzioso è appunto per definizione silenzioso ma ha una posa lenta (non aderisce istantaneamente alla scatola), quello Hot Melt invece è rumoroso ma ha un’adesività immediata e una resistenza elevata.
Perché sceglierne uno piuttosto che un altro? Che differenze ci sono tra nastro in carta, PVC o Polipropilene?
Per rispondere a queste domande abbiamo deciso di creare un’infografica che comprenda le tipologie di nastro più comuni che ti aiuterà a destreggiarti nella scelta del nastro adesivo in un batter d’occhio!
Un’infografica per non sbagliare più la scelta del nastro adesivo:
Oltre a queste tipologie, che sono le più diffuse, in commercio ci sono una grande varietà di nastri per usi specifici: da quelli antieffrazione a quelli colorati, ci sono nastri di mascheratura, i nastri isolanti, biadesivi, di segnalazione e molti altri ancora!