scarpe antinfortunistiche

Quali tipi di scarpe antinfortunistica da lavoro esistono?

13 minuti 03 luglio 2024

Nel panorama della sicurezza sul lavoro, le scarpe antinfortunistiche rappresentano un elemento cruciale per la protezione dei lavoratori. Che si tratti di ambienti industriali, cantieri edili o laboratori, scegliere il giusto tipo di calzatura è fondamentale per garantire sicurezza e comfort.

In ambito lavorativo, ma anche domestico, sportivo e ludico, prendono il nome di DPI (dispositivi di protezione individuale) tutti quei prodotti necessari alla tutela della persona che vengono utilizzati per la propria sicurezza e salute.
In questo articolo parleremo approfonditamente delle scarpe antinfortunistiche, ovvero tutte le calzature indispensabili e obbligatorie per svolgere determinate mansioni, esploreremo le diverse tipologie, le loro caratteristiche, resistenze e livelli di protezione.

Cosa sono le scarpe antinfortunistiche?

Nelle varie attività quotidiane, sia professionali che di svago, il rischio di infortuni è dietro l’angolo: ferite, contusioni, ustioni e non solo. Un elemento fondamentale per la sicurezza individuale, soprattutto in alcuni contesti lavorativi, sono le scarpe antinfortunistiche. Queste calzature, che come già accennato rientrano nella categoria dei DPI, sono progettate con l’obiettivo di salvaguardare i piedi da molteplici pericoli che si possono incontrare durante l’esecuzione di determinati compiti. Ad esempio, possono offrire protezione contro le scariche elettrostatiche, il rischio di schiacciamento da oggetti pesanti o prevenire lesioni dovute a elementi taglienti come chiodi sporgenti da assi in legno, pallet o superfici di lavoro.

Le scarpe antinfortunistiche non sono solo un accessorio, ma un componente essenziale dell’attrezzatura di sicurezza in molti settori lavorativi. Progettate con caratteristiche avanzate, queste scarpe includono spesso rinforzi come calotte in acciaio o kevlar per le dita e suole rinforzate per resistere a perforazioni. I materiali utilizzati sono selezionati per le loro proprietà di resistenza, come l’idrorepellenza, fondamentale per evitare il contatto con liquidi nocivi. La scelta delle scarpe antinfortunistiche varia in base ai rischi specifici associati a ciascun ambiente lavorativo, garantendo così la protezione adeguata in ogni situazione. La normativa, come il Decreto Legislativo 81/2008, sottolinea l’obbligatorietà di queste calzature in molti contesti lavorativi, evidenziando l’importanza di tale misura precauzionale per la sicurezza sul lavoro.

Come scegliere le scarpe antinfortunistiche

Capiamo meglio come scegliere le scarpe antinfortunistiche e identificare il modello più in linea con le tue necessità. È chiaro che ogni professione presenta sfide uniche, e la scelta degli strumenti e dei dispositivi di protezione deve essere mirata e informata. Ad esempio, chi lavora in un cantiere necessita di calzature che prevengano danni da caduta di oggetti pesanti come mattoni o perforazioni da detriti, mentre elettricisti e idraulici, che lavorano spesso in ginocchio, potrebbero privilegiare scarpe leggere, flessibili e, per questi ultimi, anche impermeabili per tenere i piedi asciutti in caso di fuoriuscita d’acqua.

Per essere considerate conformi e ottenere la certificazione CE, le scarpe antinfortunistiche devono adempiere a specifici criteri stabiliti dalla Direttiva Europea CEE 89/686. La scelta adeguata passa attraverso la comprensione delle classificazioni, che iniziano con la lettera “S” (Safety), a simboleggiare le proprietà di sicurezza delle calzature, seguita da altre lettere o numeri che ne definiscono le caratteristiche dettagliate.

Classificazione scarpe antinfortunistiche

Per scegliere al meglio le scarpe di sicurezza giuste per te, dovrai conoscere il modo in cui sono classificate. La normativa le contraddistingue con la lettera “S”, Safety ovvero sicurezza, e da ulteriori lettere o numeri che indicano le caratteristiche specifiche e il tipo di protezione.

Vediamo insieme questa classificazione:

  • SB (Sicurezza Base): corrisponde agli standard essenziali EN 20345, con puntale protettivo per impatti fino a 200 joule e suola resistente agli oli.

Classe 1

Queste calzature sono realizzate combinando pelle e altri materiali, escludendo modelli realizzati interamente in gomma o polimero.

  • S1: oltre agli standard SB, include resistenza antistatica, protezione antishock per il tallone e suola resistente agli idrocarburi, ideale per luoghi asciutti. Fanno parte di questa categoria le scarpe da lavoro bassa in pelle scamosciata mesh.
  • S2: oltre a S1, presenta una tomaia idrorepellente che resiste all’acqua, adatta per ambienti molto umidi.
  • S3: integra le specifiche di S2 con una suola adatta per ambienti umidi e terreni irregolari grazie a una suola antiperforazione e carrarmato. Un esempio? Le scarpe da lavoro bassa in pelle pigmentata
  • S3L / S3S: come S2 con aggiunta di suola chiodata e antiperforazione con inserto non metallico e chiodata.
  • S6: ha tutte le caratteristiche di S2 con l’aggiunta dell’impermeabilità all’acqua
  • S7L / S7S: una versione ancora più performante di S3L, impermeabile all’acqua

Classe 2

Si tratta di modelli formati esclusivamente da gomma, con processo di vulcanizzazione, o da polimero, con tecnica di stampaggio.

  • S4: garantisce tutte le qualità fondamentali e include proprietà antistatiche e assorbimento dell’energia al tallone, spesso associata a stivali per ambienti molto umidi.
  • S5L / S5S: una versione ancora più performante di S4 con suola antiperforazione e carrarmato
  • S5: rappresenta il livello più elevato di protezione, combinando le caratteristiche di S4 con una lamina antiperforazione e suola con rilievi.

Calzature Ibride

Si caratterizzano per avere la parte superiore della tomaia in gomma (completamente vulcanizzata) o polimero (completamente stampato), mentre la parte alta è confezionata in pelle o in altri materiali. Fanno parte di questa categoria le SBH.

Caratteristiche delle scarpe antinfortunistiche

Vediamo ora una panoramica delle principali caratteristiche delle scarpe antinfortunistiche:

  1. Scarpe antinfortunistiche basse e alte:
  • Le scarpe basse sono ideali per ambienti in cui la mobilità è fondamentale, offrendo comfort e agilità.
  • Le scarpe alte, invece, forniscono una maggiore protezione alla caviglia, essendo ideali per terreni irregolari o per lavori che richiedono stabilità aggiuntiva.
  1. Scarpe da lavoro pesanti e leggere:
  • Le versioni pesanti sono progettate per offrire la massima protezione in ambienti ad alto rischio, come cantieri e industrie pesanti.
  • Le calzature leggere sono adatte per ambienti interni o per lavori che richiedono lunghe ore in piedi, combinando protezione e comfort.
  1. Versioni estive e invernali:
  • Le scarpe estive sono caratterizzate da materiali traspiranti che permettono una buona ventilazione, mantenendo i piedi asciutti e freschi.
  • Le versioni invernali sono isolate e impermeabili, proteggendo i piedi dal freddo e dall’umidità.

Resistenza e Sicurezza

Le scarpe antinfortunistiche sono classificate in base a normative specifiche che definiscono i livelli di protezione offerti. Tra le caratteristiche principali troviamo:

  • Puntale in acciaio o materiali compositi: protegge le dita dei piedi da cadute di oggetti pesanti.
  • Suola anti-perforazione: impedisce la penetrazione di oggetti appuntiti.
  • Resistenza allo scivolamento: garantisce stabilità su superfici scivolose.
  • Proprietà antistatiche: dissipano le cariche elettrostatiche per prevenire scosse elettriche.
  • Resistenza a oli, acidi e sostanze chimiche: protegge i piedi da sostanze pericolose.

Chi utilizza le scarpe antinfortunistiche?

Per aiutarti ulteriormente nella scelta delle scarpe antinfortunistiche più adatte alle tue esigenze lavorative, abbiamo elaborato alcuni esempi che illustrano le applicazioni tipiche per ciascuna classe di sicurezza menzionata. Questi esempi ti guideranno nella scelta, facilitando la comprensione delle diverse sigle e delle loro applicazioni pratiche:

  • Fino a S1/S1P: queste classi sono ideali per chi lavora in ambienti come negozi di bricolage, piccole falegnamerie o si dedica a lavori di ristrutturazione leggera. Se il lavoro implica il rischio di incontrare oggetti acuminati che potrebbero perforare la suola, la classe S1P è raccomandata per la sua suola antiperforazione.
  • S2: questa categoria è perfetta per chi lavora in ambienti umidi o dove è frequente il contatto con l’acqua, come nei settori alimentare, ittico, nelle grandi cucine o in contesti ospedalieri. Le scarpe S2, grazie alla loro tomaia idrorepellente, offrono una protezione affidabile contro l’umidità.
  • S3: Le calzature classificate S3 sono adatte a una grande varietà di lavoratori, unendo le caratteristiche di S1P e S2. Sono l’opzione ideale per chi è impiegato in settori industriali, officine meccaniche, magazzini o in agricoltura, poiché forniscono una protezione comprensiva contro diversi tipi di rischi.
  • S4 e S5: Queste categorie rappresentano l’evoluzione delle classi precedenti, offrendo protezione totale. Le S4 sono consigliate quando è necessaria impermeabilità senza limiti temporali, mentre le S5 aggiungono una protezione antiperforazione, rendendole adatte per ambienti estremamente esigenti dove la protezione dei piedi è cruciale.

È importante notare che, man mano che si sale di categoria aumentano le caratteristiche di sicurezza e, di conseguenza, il prezzo. Questo incremento riflette la maggiore complessità costruttiva e l’uso di materiali avanzati e durevoli, indispensabili per offrire il massimo della protezione in ogni situazione lavorativa.

I materiali delle scarpe antinfortunistiche

La scelta delle scarpe antinfortunistiche va ben oltre gli aspetti estetici o di moda che normalmente influenzano l’acquisto di calzature convenzionali. La sicurezza sul lavoro impone criteri di selezione basati principalmente sulla qualità e sulle proprietà dei materiali utilizzati, essenziali per garantire la massima protezione e il comfort durante le ore di lavoro.

  • Tomaie: la parte superiore delle scarpe, le tomaie, sono spesso realizzate in vari tipi di pelle come la pelle liscia, scamosciata, mesh o nabuk, a seconda delle esigenze di durabilità e resistenza. Materiali sintetici o tessuti speciali possono essere scelti per migliorare caratteristiche come la traspirabilità o l’impermeabilità, e in alcuni casi, la resistenza al fuoco.
  • Puntali: gli elementi protettivi fondamentali delle scarpe antinfortunistiche, i puntali, possono essere fabbricati in acciaio, alluminio, o kevlar. La scelta del materiale varia in base al bilanciamento tra leggerezza e protezione. Il kevlar è preferito per la sua flessibilità o in contesti dove l’uso del metallo è limitato, come negli aeroporti.
  • Solette: le scarpe includono solette interne removibili che offrono ammortizzazione e supporto per l’arco plantare. Sono realizzate in materiali come schiuma o tessuto non tessuto, posizionate sopra una soletta fissa, che collega la tomaia alla suola, assicurando traspirabilità e comfort.
  • Suole: materiali come il poliuretano, il poliuretano termoplastico o la gomma nitrile sono scelti per la fabbricazione delle suole, a seconda delle esigenze specifiche come la resistenza agli acidi, agli idrocarburi, al calore, o le proprietà antistatiche, cruciali in certi ambienti di lavoro.
  • Lamina antiperforazione: situata nella suola, questa lamina previene le perforazioni. Anche se tradizionalmente realizzata in acciaio, il kevlar è un’alternativa quando si richiede maggiore flessibilità o in situazioni in cui i materiali metallici non sono consigliati.

Altri dettagli, come lacci elastici o l’imbottitura del collare e della linguetta, sono studiati per migliorare il comfort e l’adattabilità delle scarpe, aspetti non meno importanti quando si tratta di indossarle per lunghi periodi. Tutti questi elementi si combinano per creare una calzatura che non solo protegge l’utente dai pericoli specifici del suo ambiente lavorativo ma offre anche il supporto e il comfort necessari per affrontare la giornata lavorativa.

Quali colori scegliere per le scarpe antinfortunistiche?

La scelta del colore per le scarpe antinfortunistiche dovrebbe essere guidata dalla funzionalità e dall’ambiente di lavoro piuttosto che dalla moda. Ad esempio, colori come il beige o il marrone sono preferibili in cantieri o luoghi polverosi, poiché rendono meno visibile lo sporco. In officine meccaniche o ambienti dove prevalgono olio e grasso, colori scuri come grigio o nero sono ideali. Inserti colorati o riflettenti possono aggiungere un tocco estetico e migliorare la visibilità notturna per chi lavora in zone poco illuminate o di notte.

Quando cambiare le calzature di sicurezza

Tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI), le scarpe, devono essere mantenuti in condizioni ottimali per assicurare la loro efficacia protettiva.

Le scarpe antinfortunistiche, se utilizzate correttamente e per gli scopi specifici per cui sono state progettate, generalmente hanno una durata media di circa un anno, sebbene questo periodo possa variare in base all’intensità d’uso e alla cura nella manutenzione.

È necessario procedere alla sostituzione delle calzature di sicurezza quando si verifica una delle seguenti condizioni:

  • Danni quali rotture o deformazioni nei puntali, nelle solette o in qualsiasi altro elemento delle scarpe
  • La presenza di crepe, tagli o qualsiasi modifica che alteri l’integrità strutturale delle calzature

Come lavare le scarpe antinfortunistiche

Per garantire la lunga durata e l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale, è cruciale enfatizzare l’importanza di una manutenzione accurata. Una buona pulizia assicura che le scarpe antinfortunistiche mantengano le loro funzionalità, come l’aderenza ottimale al suolo, che può essere compromessa da fango o detriti accumulati durante l’utilizzo. Inoltre, rimuovere residui di sostanze corrosive dopo l’uso preserva l’integrità dei materiali. È fondamentale mantenere puliti gli elementi riflettenti, specialmente per chi lavora in condizioni di scarsa luminosità o di notte, per non compromettere la visibilità e la sicurezza.

La pulizia delle scarpe varia a seconda del materiale: quelle in pelle liscia o materiali sintetici possono essere facilmente pulite con un panno umido, mentre le macchie ostinate possono essere trattate con aceto bianco. Per le calzature in pelle, le macchie d’acqua possono essere rimosse con un cotone imbevuto di latte detergente. Per materiali come il nabuk o la pelle scamosciata, la pulizia richiede una spazzola a setole morbide e, per le macchie persistenti, si può utilizzare aceto o una gomma da cancellare, seguiti da una spazzolatura finale.

Ti invitiamo a controllare sempre il libretto d’uso e manutenzione del fabbricante per verificare la durata media della calzatura e le istruzioni per il lavaggio.

Alcune scarpe antinfortunistiche sono lavabili in lavatrice, ma è essenziale seguire le istruzioni del fabbricante, limitando la temperatura a 40 gradi. Durante l’asciugatura, è preferibile esporle all’aria aperta, evitando l’uso di asciugatrici o fonti di calore diretto che potrebbero danneggiare componenti cruciali come la suola.

In conclusione, le scarpe antinfortunistiche non sono soltanto un requisito normativo per molte professioni, ma un fondamentale alleato per la sicurezza personale. Scegliere il giusto paio di scarpe non solo salvaguarda la tua integrità fisica nei confronti dei pericoli quotidiani del luogo di lavoro, ma contribuisce anche al tuo comfort e alla tua produttività. In un mercato ampio e variegato, l’importanza di una selezione informata e consapevole è quanto mai essenziale. Dall’idrorepellenza alla resistenza termica, dalla protezione antiperforazione alla flessibilità, ogni dettaglio delle scarpe antinfortunistiche è progettato per rispondere a esigenze specifiche. Ecco perché, grazie alle informazioni fornite in questo articolo e con una conoscenza approfondita delle normative vigenti, sei ora in grado di scegliere con cognizione di causa la calzatura di sicurezza più idonea a te e al tuo lavoro.

Per qualsiasi ulteriore consulenza o chiarimento sui prodotti migliori per le tue esigenze specifiche, non esitare a contattare i nostri esperti. La tua sicurezza è la nostra priorità, e siamo qui per supportarti in ogni passo verso un ambiente di lavoro più sicuro e confortevole.

Lascia una risposta

Il vostro indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati da *





 

Categorie