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Green Packaging: caratteristiche e normativa

5 minuti 20 giugno 2024

Il green packaging sta diventando un pilastro fondamentale per le aziende attente all’ambiente. Questa tendenza, guidata dalla crescente consapevolezza ecologica e dall’evoluzione delle normative italiane e internazionali, evidenzia il ruolo fondamentale dell’imballaggio sostenibile nelle strategie aziendali. 

In Italia, il settore del packaging si sta rapidamente adattando, con regolamenti sempre più orientati alla riduzione dell’impatto ambientale e alla promozione di pratiche eco-compatibili.

Caratteristiche del Green Packaging

L’innovazione sostenibile sta rivoluzionando i materiali e i metodi utilizzati per la produzione degli imballaggi. Gli imballaggi secondari, come scatole e nastri adesivi, giocano un ruolo chiave nel proteggere i prodotti e sono indispensabili per spedirli. 

Nello scenario attuale, dove l’e-commerce è in costante crescita, la necessità di imballaggi affidabili ed efficienti diventa sempre più pressante. Con l’aumento delle vendite online, la richiesta di imballaggi che garantiscano la sicurezza dei prodotti durante il trasporto è diventata cruciale. Non possiamo prescindere dall’utilizzo degli imballaggi: spedire un prodotto senza un adeguato imballaggio aumenta significativamente il rischio di danneggiamenti. Pertanto, gli imballaggi non solo proteggono il contenuto ma sono un elemento fondamentale dell’esperienza di acquisto online, contribuendo alla soddisfazione del cliente e alla reputazione del venditore. 

Materiali come carta e cartone riciclati stanno sostituendo soluzioni meno eco-compatibili, ma non solo, sono sempre più diffusi gli imballaggi monomateriali per facilitare il riciclo. Per approfondire queste tematiche, abbiamo creato una panoramica completa dedicata al packaging sostenibile.

Principali normative italiane sul packaging secondario

In Italia, la normativa sul packaging, in particolare per quanto riguarda il packaging secondario, è guidata sia da regolamenti nazionali che da direttive dell’Unione Europea. Queste norme si concentrano sulla riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi e sulla promozione di pratiche sostenibili.

Oltre alle normative sull’etichettatura degli imballaggi, in Italia esistono altre disposizioni importanti che riguardano gli imballaggi:

  • CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi). Il CONAI gestisce il recupero e il riciclaggio degli imballaggi in Italia. Per gli imballaggi immessi sul mercato, le aziende sono tenute a pagare un Eco-contributo CONAI. Questo contributo varia a seconda del tipo di materiale dell’imballaggio e serve a coprire i costi di raccolta, recupero e riciclaggio degli imballaggi dopo il loro utilizzo.
  • Regolamenti sui materiali a contatto con gli alimenti (MCA). In Italia, come nell’Unione Europea, esistono specifiche normative che regolano i materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. Queste disposizioni assicurano che i materiali, compresi gli imballaggi, non rilascino sostanze nocive negli alimenti e non alterino la composizione o le proprietà degli alimenti stessi. La conformità a queste normative è fondamentale per garantire la sicurezza e la salubrità degli alimenti.
  • Eco-contributi per specifici tipi di imballaggio. Oltre all’Eco-contributo CONAI, possono essere previsti contributi aggiuntivi per specifici tipi di imballaggio, in base a programmi specifici per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti. Questi programmi sono parte di un più ampio sforzo per promuovere l’economia circolare e ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi.

Queste normative e programmi sono esempi di come l’Italia stia affrontando la questione dei rifiuti da imballaggio e la loro sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale che della salute pubblica. È importante per le aziende essere a conoscenza di queste normative per garantire la conformità e contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi.

Normativa europea ed ecodesign nel packaging secondario

Le recenti evoluzioni della normativa europea, come evidenziato dal Parlamento Europeo, pongono l’accento sull’ecodesign per garantire la sostenibilità dei prodotti sul mercato. Questo approccio si applica anche al packaging secondario, come scatole di cartone e nastri adesivi. La normativa prevede la valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita, con un focus specifico su durabilità, riparabilità e riciclabilità.

La normativa europea sull’ecodesign mira a migliorare la circolarità e la sostenibilità ambientale dei prodotti, includendo il packaging sia primario che secondario. Il progetto di regolamento dell’UE per i prodotti sostenibili (ESPR) si basa sulla Direttiva Ecodesign esistente, estendendo le sue norme per coprire quasi tutte le categorie di beni fisici. 

Tra i requisiti proposti vi sono:

  • durabilità,
  • riutilizzabilità,
  • aggiornabilità,
  • riparabilità,
  • presenza di sostanze che inibiscono la circolarità,
  • efficienza energetica e dei materiali,
  • contenuto riciclato e riciclo,
  • impronte carbonio e ambientali.

Un aspetto chiave è l’introduzione del “Passaporto Digitale dei Prodotti“, che fornirà informazioni dettagliate su prestazioni, tracciabilità, sostanze nocive e impatto ambientale dei prodotti. Questo strumento sarà fondamentale per i produttori di packaging secondario, poiché permetterà una maggiore trasparenza e promuoverà l’adozione di pratiche più sostenibili.

Inoltre, la Commissione Europea sta estendendo queste norme a quasi tutti i tipi di prodotti, compresi quelli nel settore dell’imballaggio. Ciò significa che gli imballaggi secondari saranno soggetti a requisiti più severi in termini di efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale.

Innovazioni e sviluppi futuri nel packaging secondario

L’Italia, in stretta aderenza alle direttive europee, si impegna attivamente a promuovere miglioramenti nell’efficienza e nella sostenibilità del packaging. Questo impegno si concretizza attraverso lo sviluppo di nuovi materiali per imballaggi innovativi, con una particolare enfasi su soluzioni completamente riciclabili o compostabili. Parallelamente, si assiste all’introduzione di tecnologie avanzate finalizzate a garantire una tracciabilità efficiente e a facilitare il riciclaggio degli imballaggi.

La normativa italiana ed europea sul packaging secondario rivolge una forte attenzione alla sostenibilità e all’efficienza ambientale. Questi rigidi standard non solo garantiscono la tutela dell’ambiente, ma incentivano anche le imprese a innovare e adottare pratiche sempre più ecocompatibili nella progettazione e nell’utilizzo degli imballaggi. Questa sinergia tra legislazione e iniziative di innovazione ambientale riflette l’impegno congiunto verso un futuro in cui il packaging è un alleato fondamentale della sostenibilità.

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