Come si produce la carta?
La produzione della carta è un processo fisico, non chimico. La carta si ottiene a partire da sostanze naturali: cellulose, pigmenti di carbonato di calcio, amidi naturali originati dalle patate e dal mais. Queste sostanze hanno una capacità intrinseca di collegarsi tra di loro, senza additivi chimici. Nel suo processo di produzione risente molto delle condizioni ambientali.
Innanzitutto la materia prima arriva alla cartiera in forma di balle di cellulosa, secche all’80%.
Queste, dopo essere stoccate, vengono inviate ai pulper, ovvero a bacini d’acqua in cui la cellulosa viene letteralmente spappolata. In questo contesto, mantenuto a densità controllata, sulla superficie liquida si formano i fogli di carta, che poi vengono inseriti nelle macchine a ciclo continuo, che attraverso vari rulli li pressano per renderli sottili.
La produzione della carta comporta un notevole apporto di acqua: 350 kg per produrre un kg di carta. Le nuove direttive europee sulle modalità del riciclo, obbligano all’utilizzo di tecnologie necessarie per il riutilizzo delle acque reflue provenienti dall’impianto della carta. Nel processo di riciclo non viene scartato nulla: tutti i residui di carta avanzata finiscono in un enorme bacino, dove vengono sminuzzati e rifatti diventare polpa, insieme ai rifiuti di carta raccolti e selezionati.
Le cartiere lavorano a ciclo continuo, 24h su 24 e anche per la patinatura, lo sbiancamento dei fogli, utilizzano un materiale naturale come la polvere di marmo (anch’essa uno scarto, è la polvere residua dei tagli del marmo in cave come quella di Carrara).
In Italia oggi possiamo produrre cellulosa?
Attualmente la produzione di cellulosa nel nostro paese è praticamente inesistente, anche se in passato è esistita una produzione legata alla pioppi-cultura. Ora la produzione è limitata alla pasta meccanica.
La cellulosa è importata da piantagioni sotto controllo FSC che non vanno ad intaccare le foreste vergini.
Arriva a noi soprattutto dai paesi scandinavi, dal Cile, dal Brasile e dal Nord America, solo in piccole quantità dalle vicine Austria e Germania.
Alla luce di questo dato diventa è fondamentale riciclare la carta presente in Italia!
Perché riciclare carta e cartone?
La conferenza sul clima di Parigi tenuta nel 2015 ha evidenziato come oggi la questione ambientale sia diventata un priorità. Molti dei paesi occidentali hanno aumentato il loro livello di attenzione per l’ambiente, di conseguenza anche il settore industriale cerca sempre maggiormente di adottare politiche produttive green.
Per l’Italia, priva di giacimenti e risorse naturali, un’efficienza produttiva rispettosa dell’ambiente costituirebbe un fattore di crescita.
Un ciclo integrato dei rifiuti urbani e industriali efficiente è una priorità per tutti i paesi, soprattutto per il nostro.
Lo stato delle cose per l’industria della carta e del cartone in Europa è piuttosto soddisfacente: siamo infatti al primo posto nel mondo per il riciclo di carta e cartone. Un giornale gettato nella raccolta differenziata e avviato al processo di riciclo torna in produzione dopo 7 giorni, una scatola in cartone dopo 14 giorni.
Dall’Europa:
2 tonnellate di carta sono riciclate ogni secondo;
il 72% della carta è stata riciclata nel 2012. Record mondiale!
il 90% delle cartiere che riciclano, rispettano i più elevati standard ambientali, senza versamenti in acqua;
Il disboscamento diminuisce ogni giorno; la superficie occupata dalle foreste aumenta, e il merito va soprattutto alla crescita della “circular economy”, un sistema economico che si sostiene da se stesso rigenerandosi da solo. E negli ultimi 15 anni la capacità di riciclare carta è raddoppiata!
Ecco i numeri più significativi:
- il 90% delle riviste è stampato su carta riciclata
- il 90% delle scatole sono composte almeno in parte da fibre riciclate
- il 72% della carta consumata è poi raccolta per essere differenziata
- il 54% delle fibre utilizzate per produrre carta e cartone deriva da materiale riciclato.
E in Italia?
Anche l’Italia segue il trend positivo europeo, siamo infatti il quarto utilizzatore europeo di carta e cartone riciclati.
L’industria del riciclo della carta, rappresenta oggi in Italia, un pilastro nella crescita dell’economia circolare, per la quale niente si crea e niente di distrugge, ma tutto viene rimesso in circolo.
Nel riciclo degli imballaggi quello della carta e del cartone primeggia rispetto a tutti gli altri (80%), seguito da acciaio e alluminio (74%), vetro (70%). In tutta la penisola riusciamo a recuperare 9 imballaggi su 10.
Il settore del recupero e del riciclo della carta ha un importante valore economico, e non rappresenta nessun onere per la comunità.
Fonti:
http://www.paperforrecycling.eu/
http://noi-italia.istat.it
http://www.fondazionesvilupposostenibile.org
http://www.focus.it/ambiente/ecologia/carta-e-circular-economy-in-primo-piano-il-riciclo
http://www.rai.tv